Giornalista e studioso di storia locale, professore molto amato e grande appassionato d’arte: ricordiamo Giorgio Mies, nel trigesimo dalla sua scomparsa, con due estratti da “Santi nell’arte fra Piave e Livenza”.
"Santi nell'arte fra Piave e Livenza" di Giorgio Mies - nella sovraccoperta "Sant'Elena" di G.B. Cima da Conegliano
(…) Sarebbe un peccato, nel senso popolare della parola, che i Veneti usano per significare l’offesa ai valori più alti, siano religiosi o civili, se le belle immagini e le colte annotazioni nelle pagine di Giorgio Mies venissero interpretate superficialmente. Cioè, nel senso letterale del termine, senza cogliere lo spessore di pietà che dà rilievo di vita alle immagini di tutte queste Sante figure.
Lo stesso prezioso e devoto lavoro dell’Autore ne verrebbe immiserito. Perché non di un catalogo d’arte si tratta, e pure lo è, ma dei tasselli di una memoria di fede che custodisce la speranza e la carità di innumerevoli generazioni.
Ulderico Bernardi
(…) Gli stili si confrontano non solo con la storia, con lo spirito dei tempi, ma anche con le esigenze della fede. Sempre interessanti suggestioni e, quasi senza intenzione, una originale prospettiva storiografica ci vengono da questo libro di Giorgio Mies che si potrà rivelare prezioso anche per gli studi futuri.
Vittorio Sgarbi
Il libro, edito nel 1989, è il primo titolo della della Sinistra Piave Servizi, editrice dell’Agenzia Cima.
Giornalista e studioso di storia locale, professore molto amato e grande appassionato d’arte: ricordiamo Giorgio Mies, nel trigesimo dalla sua scomparsa, con due estratti da “Santi nell’arte fra Piave e Livenza”.
"Santi nell'arte fra Piave e Livenza" di Giorgio Mies - nella sovraccoperta "Sant'Elena" di G.B. Cima da Conegliano
(…) Sarebbe un peccato, nel senso popolare della parola, che i Veneti usano per significare l’offesa ai valori più alti, siano religiosi o civili, se le belle immagini e le colte annotazioni nelle pagine di Giorgio Mies venissero interpretate superficialmente. Cioè, nel senso letterale del termine, senza cogliere lo spessore di pietà che dà rilievo di vita alle immagini di tutte queste Sante figure.
Lo stesso prezioso e devoto lavoro dell’Autore ne verrebbe immiserito. Perché non di un catalogo d’arte si tratta, e pure lo è, ma dei tasselli di una memoria di fede che custodisce la speranza e la carità di innumerevoli generazioni.
Ulderico Bernardi
(…) Gli stili si confrontano non solo con la storia, con lo spirito dei tempi, ma anche con le esigenze della fede. Sempre interessanti suggestioni e, quasi senza intenzione, una originale prospettiva storiografica ci vengono da questo libro di Giorgio Mies che si potrà rivelare prezioso anche per gli studi futuri.
Vittorio Sgarbi
Il libro, edito nel 1989, è il primo titolo della della Sinistra Piave Servizi, editrice dell’Agenzia Cima.